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L’agenzia formativa Cedit è stata in questi mesi tra i partner del progetto TALENT nell’ambito del PTP Start, con l’obiettivo di incentivare l’utilizzo del contratto di apprendistato di primo e terzo livello nel sistema duale. Andrea Mazzei di Confartigianato Pistoia ha offerto il proprio spunto in questa intervista che ha rilasciato nell’ambito del progetto di comunicazione legato al progetto.

Quale valore dà al contratto di apprendistato?

L’apprendistato merita da sempre una estrema attenzione e importanza da parte delle nostre imprese, perché lo vedono come lo strumento attraverso il quale trasferire le competenze e il know-how del mestiere. Si passa da un rapporto che è semplicemente contrattuale a uno di tipo diverso: c’è da coordinarsi con il mondo della scuola, con quello dell’università o della ricerca. Questo se da un lato presenta degli aspetti di novità positivi, dall’altro bisogna che siano ben presentati e assimilati da parte delle aziende.

Che rapporto hanno le aziende con questo tipo di contratto?

Le imprese non lo utilizzano perché per loro è interessante, ma lo vedono come un momento che storicamente viene vissuto come la formazione in azienda. Ciò di cui stiamo parlando introduce invece un elemento nuovo, un rapporto con il mondo della scuola e con quello della ricerca. Quindi sono due cose che hanno necessità di essere approfondite. Il rapporto con il mondo della scuola dai 15 ai 25 anni è complesso. Quindi sicuramente si deve lavorare su questo aspetto. Però è bene evidenziare come per i nostri imprenditori l’apprendistato sia un elemento importante.

Cosa manca all’Italia per arrivare a un utilizzo dell’apprendistato come in altri Paesi esteri?

C’è bisogno di un artigianato diverso, di una imprenditorialità diversa, la forza lavoro è un caposaldo dell’impresa perché l’una non può fare senza l’altro. È necessario che i ragazzi portino in azienda delle competenze nuove come l’utilizzo degli strumenti informatici e l’impresa si adegui. In tutto questo la normativa ha introdotto delle novità, che devono essere assimilate dagli imprenditori, devono essere mantenuti costantemente degli incentivi affinché questi strumenti vengano digeriti e siano apprezzati.

Quali iniziative ritiene utili per la sua promozione?

Sono quelle della diffusione dell’informazione, dell’approfondimento, anche perché ci sono altri soggetti che intervengono come la scuola. Anche il mondo dell’istruzione deve fare un cambio perché sicuramente il discorso dell’alternanza, di essere in un’aula come in un luogo di lavoro, non è semplice. Se si riesce a creare sinergia tra i soggetti coinvolti e i ragazzi – che devono poi accettare questo modo – probabilmente questa nuova forma dell’apprendistato prenderà giustamente piede e verrà utilizzata. Da parte della Regione e dello Stato l’importante sarà mantenere nel tempo quegli elementi che favoriscono questi tipi di ingresso nel mondo del lavoro.