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L’amore per l’impresa di famiglia è al centro delle scelte di vita intraprese da Cristina Pacini, che a Prato gestisce la Tipografia La Moderna, attiva dal 1957 quando fu fondata dal padre Renato. Cristina ha 60 anni ed è al suo secondo mandato nel direttivo di Confartigianato Prato in qualità di Responsabile Territoriale comunale. Ha ricoperto il ruolo di presidente del Movimento Donne Impresa di Prato e ne fa tutt’ora parte.

Come ha trovato la passione per il suo lavoro?

Ho una piccola tipografia che gestisco con mio fratello Cristiano. Faccio questo lavoro grazie a una grandissima passione. Dovevo fare altro, mi sono laureata in Lettere, poi sono ritornata nell’azienda di famiglia perché l’odore della carta stampata mi piaceva e mi affascinava. Ho iniziato così questo mio percorso che dura ormai da molti anni, avendone io adesso sessanta… L’azienda, fondata da nostro padre, ha festeggiato lo scorso anno i sessant’anni di attività.

Cosa significa per lei lavorare nel mondo dell’artigianato

Lavorare nel mondo dell’artigianato è un qualcosa di particolare. Occorre tanta passione, conoscersi fino in fondo e capire che cos’è che ci appassiona nella vita. Lavorare nel mondo artigiano ti dà tantissime soddisfazioni perché fai quello che ami. In fondo è la cosa più importante, in quanto nella vita questo aspetto ci smuove a fare poi tantissima altre cose.

Quanto è importante la formazione nell’artigianato?

È importante quella competenza che però si acquisisce nel tempo, con un impegno da parte nostra ma anche con tanta capacità di ascolto di chi sa fare il mestiere. C’è chi può darti delle indicazioni, chi può darti dei consigli sebbene inizialmente non siano facili da accogliere, poi ciascuno di noi ha bisogno sbagliare da solo. Quando poi i suggerimenti ti ritornano in mente, fanno molto comodo.

Che ruolo ha in tutto questo un’associazione come Confartigianato e un’agenzia come Cedit?

L’associazione Confartigianato e Donne Impresa mi hanno molto aiutato in questo, nel fare formazione, nel curare tanti particolari per la mia azienda che sono importanti. Quindi ai giovani non posso che dire di crederci fino in fondo, avere grande passione, e ascoltare chi può dare loro un consiglio, in questo caso anche un’associazione come Confartigianato.