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Cedit inaugura un ciclo di interviste dedicate all’autoimprenditoria partendo da Elena Fontana, agente di assicurazioni e titolare di un’agenzia di assicurazioni ad Agliana che si chiama Pluria Snc.

Come hai iniziato? Perché hai puntato sull’autoimprenditoria?

Faccio questo lavoro dal 1998, prima come subagente, poi nel 2010 ho deciso di lasciare l’azienda per la quale lavoravo come agente assicurativo e fondare questa nuova agenzia per mio conto. È stata una scelta difficile, specialmente nel primo anno, passare da un ambiente protetto – dove ero solo un subagente – ad aprire un’impresa mia in cui ero da sola in cui sono partita dalla polizza numero uno. Mi sono dovuta occupare di tutto, dalla contabilità all’apertura dei sinistri, ai contatti con le nuove ditte e tutte le azioni per ovviamente implementare il portafoglio.

Scommessa vinta?

Le cose sono andate bene: da lì a due anni ho trovato un socio che si è portato dietro il suo portafoglio, ci siamo ingranditi prendendo prima una dipendente e poi un’altra. Le cose hanno iniziato a crescere e a diventare importanti. Fondamentale è stato il coraggio, la curiosità e la voglia di fare e di rimettersi in gioco: io ci credevo fortemente.

Hai scelto di avere un’azienda di tipo plurimandatario. I motivi della scelta?

Sono passata nel tempo da un’agenzia monomandataria a una plurimandataria, per cui lavoro per più compagnie. Ho fatto questa scelta nell’ottica della centralità del cliente, per poter offrire nella maniera più etica possibile la soluzione al suo problema. Non volevo vendere il prodotto specifico di una compagnia, ma cercare di valutare l’esigenza del cliente e di potergli offrire la soluzione ideale.

Cosa ne pensi della necessità di formarsi?

La cosa importante nel proseguo dell’attività è proprio la formazione continua, perché in soli dieci anni io sono passata dalla macchina da scrivere e la carta carbone, ad avere invece mezzi come Whatsapp e le e-mail. Adesso abbiamo una firma grafometrica per cui le polizze vengono siglate semplicemente con un codice OTP, una guaranted password come quella che utilizziamo per accedere all’home banking: anche solo con quella oggi riusciamo a stringere un contratto. Ho visto trasformarsi il mondo e io mi sono dovuta trasformare insieme al panorama assicurativo, per cui è fondamentale rimanere sempre preparati, crederci, mettersi in gioco sempre.

Cosa consiglieresti a chi sta pensando all’autoimprenditoria?

Nella mia esperienza ho provato ottimi risultati, soprattutto a livello personale, e tanta soddisfazione. Invito a credere in se stessi e quindi consiglierei a un giovane che si affaccia oggi all’imprenditoria di tener duro, perché senz’altro all’inizio è molto difficile però le soddisfazioni sono tante e tali che ne vale veramente la pena.