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Il progetto è di quelli dal fine nobile, perché aiutare una donna che sta affrontando il difficile periodo della chemio è qualcosa di delicato. Spesso una parrucchiera o un’estetista si trova ad essere una confidente, ad ascoltare i dubbi e le sofferenze di chi vede il proprio corpo cambiare, i propri capelli cadere. Bisogna saper ascoltare, mentre tramite il lavoro sapiente delle proprie mani si contribuisce a far star bene sia il corpo che l’anima di chi si ha davanti. In questo senso va il corso specifico di estetica e acconciatura in ambito oncologico: si tratta di un corso di formazione che Confartigianato Prato realizza in collaborazione con l’agenzia formativa Cedit, con l’Associazione Aurora Donna e il patrocinio dell’Usl Toscana Centro e la fondazione Sandro Pitigliani. Un corso da 40 ore, con 15 iscritti (non di più, ma solo per i problemi legati al Covid e al distanziamento). C’è stato comunque grande entusiasmo, come spiegano la presidente degli Acconciatori di Confartigianato Imprese Prato Barbara Catani e il funzionario Enzo Lucchesi. Ci siamo fatti raccontare la genesi di questo progetto e di seguito ecco un piccolo estratto della chiacchierata con loro (l’intervista completa è disponibile sul canale Youtube di Cedit oppure in fondo a questa pagina).

Perché è nato questo corso?

Il corso è nato prima della pandemia, perché purtroppo ci sono tante persone (soprattutto donne) che hanno diritto a sentirsi bene. Perché come ci insegnano gli oncologi la guarigione passa dall’accettarsi.

Qual è la struttura del corso?

La durata è di 40 ore, con una formazione sulle patologie tumorali più frequenti e le relative cure. Per questo sono stati coinvolti alcuni oncologi dell’ospedale di Prato, che hanno spiegato il proprio lavoro. Poi ci siamo concentrati sulla psiconcologia, che dà alle operatrici degli strumenti per rapportarsi con queste clienti. E più avanti ci concentreremo sulla bellezza, sulla costruzione dell’immagine per persone che perdono i capelli o le sopracciglia. Infine ci sarà un focus su come trattare queste problematiche quando riguardano le acconciature.

Cosa può fare un’operatrice del settore per far star meglio la cliente?

L’obiettivo da sempre è quello di renderle più belle e farle stare bene. È ovvio che una donna che affronta un problema del genere – come il tumore al seno – e che vede il proprio corpo mutare, deve esser messa a proprio agio, ascoltando e senza essere invadenti.
Certamente in molti casi dobbiamo consigliare una parrucca e ce ne sono di bellissime. A livello estetico se la cliente si riesce a vedere come prima nonostante la parrucca sicuramente è contenta.

Le vostre operatrici come hanno reagito?

Per motivi di Covid non abbiamo potuto far iscrivere più di 15 persone ma nel 2022 penso che riproporremo un corso simile, proprio perché c’è stata richiesta. Noi l’avevamo organizzato già prima della pandemia e devo dire che sta andando bene, grazie anche ai medici oncologi di Prato; è un piacere stare ad ascoltarli, sono molto chiari. È un tema forte, che ci tocca da dentro perché il tumore colpisce in tante famiglie.