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Edoardo Miliani ha 23 anni e adesso ha chiaro quale sarà il suo percorso lavorativo futuro: fare il tecnico caldaista. Una passione che ha potuto approfondire grazie al corso T.HY.S. “Thermo-HYdraulic Sistems”, realizzato dall’emanazione dell’avviso Territoriale POR FSE Regione Toscana 2014-2020 per il finanziamento di percorsi di istruzione e formazione professionale per adulti disoccupati. L’iniziativa è stata erogata dall’associazione temporanea d’impresa a cui hanno partecipato l’agenzia formativa Cedit, Confartigianato Imprese Livorno e CPIA 1 di Livorno. Adesso Edoardo si è formato, ha preso il diploma ed è alla ricerca di un impiego nel ramo della termoidraulica.

Qual è stato il tuo percorso scolastico e lavorativo?

Ho fatto ragioneria al Vespucci di Livorno, dopo ho iniziato a lavorare un po’; all’inizio in una ditta di termoidraulica, poi dopo mesi ho letto sia navigando su internet che sfogliando il giornale che c’era questo corso che approfondiva proprio questi aspetti. Così ho deciso di mettermi in gioco e provare a vedere come andava.

Ritenevi di poter crescere e migliorare?

Esatto, proprio così.

Cosa ti ha appassionato del corso?

Era fatto molto bene, insegnanti molti seri e preparati. C’erano numerose materie, che davano più sbocchi, non idraulica pura ma più concentrati su caldaie e impianti di condizionamento. Con molti più argomenti ho potuto approfondire più cose.

Servono anche capacità umane?

Sì, perché si va nelle case delle persone e col tempo si cresce e si impara a comportarci nel modo giusto.

Hai già trovato lavoro?

Al momento sto cercando una nuova occupazione, quando sono uscito dal corso avevo trovato lavoro ma non relativo all’ambito della termoidraulica.

Pensi che fare il caldaista sia il tuo futuro?

Sì, spero di fare questo nei prossimi anni.

Consiglieresti questo corso ?

Secondo me per chi è in cerca di lavoro e vuole mettersi alla prova dopo magari qualche anno senza studiare, è un’ottima occasione. E’ un modo per ripartire e vedere nuove cose che a scuola non si approfondiscono.

Si riesce a rimettersi sui libri?

Sì, piano piano ci sono riuscito. E quindi penso ce la possano fare tutti.

Quanto è importante la pratica in questo corso?

Il 70% del corso era focalizzato sull’aspetto pratico, anche se comunque all’inizio abbiamo fatto teoria. Poi successivamente tante ore di stage e di pratica ci hanno permesso di conoscere le cose come sono nella realtà. Adesso mi sento più pronto.