Marco Landi, 27 anni, è un atleta agonista. Corre sulle distanze dai 100 ai 400 metri, ma trova anche il tempo per lavorare a tempo pieno. Diplomato geometra nella sua Livorno, ha scoperto la passione per la termoidraulica. Che ha approfondito grazie al corso T.HY.S. “Thermo-HYdraulic Sistems”, realizzato dall’emanazione dell’avviso Territoriale POR FSE Regione Toscana 2014-2020 per il finanziamento di percorsi di istruzione e formazione professionale per adulti disoccupati.
L’iniziativa è stata erogata dall’associazione temporanea d’impresa a cui hanno partecipato l’agenzia formativa Cedit, Confartigianato Imprese Livorno e CPIA 1 di Livorno. Adesso Marco si è formato, ha preso il diploma come tecnico delle caldaie e ha già trovato un impiego. Grazie a questo corso, la sua vita è cambiata. Piena di impegni ma anche di soddisfazioni.
Marco, da quali esperienze provieni?
Io mi son diplomato geometra, poi ho seguito la mia carriera da atleta: ho girato la Toscana e l’Italia , poi nel 2017 ho avuto un infortunio che mi ha costretto a spostare l’attenzione su un impiego diverso. Ho fatto vari tirocini come geometra, senza però vedermi stabilizzare il rapporto; successivamente ho fatto altri tirocini, per il montaggio di infissi e porte. Non avendo trovato altro, ho avuto la fortuna di leggere su QuiLivorno e sul Tirreno dell’esistenza di questo corso, che ho concluso con successo.
Ma perché proprio la termoidraulica?
Le aziende chiedono lavoratori già formati o comunque con un minimo di esperienza, perché comunque è un settore delicato. Ci sono anche alcune materie in comune coi miei studi superiori, perché si va nelle case e ci sono delle normative da rispettare. E poi è una qualifica di rilievo.
Il corso com’era strutturato e com’è andato?
È andato bene, i professori erano molto preparati. Abbiamo fatto tanta teoria con gli ingegneri, perché ci sono molti pericoli e cose a cui stare attenti. Sulla pratica, invece, abbiamo avuto insegnanti che da molti anni lavorano in questo settore; è stato un piacere aver appreso da loro. E in più abbiamo fatto un banco prova dove potevamo esercitarci sulla pratica per metterci alla prova. Un corso a 360 gradi, molto completo.
Inoltre dove imparate a gestire il rapporto con le persone: come?
Sì, andiamo nelle case. Relazionarsi con le persone è fondamentale, saper comunicare in un certo modo, essere rispettosi. Per fortuna è una caratteristica che avevo già, sono molto calmo e pacato, spiego le cose con pazienza.
Quanto ti ritieni cresciuto nelle competenze cresciute?
Molto, perché della termoidraulica sapevo poco. Non pensavo fosse una materia così ampia e delicata, perché si deve stare attenti a tutto per la sicurezza nostra e degli altri; ci assumiamo delle responsabilità, nell’installare e nel manutenere gli impianti. Non si finisce mai di imparare, è un mondo in continuo aggiornamento. Il corso mi ha dato una mano ad imparare e a progredire in questo settore.
Nel frattempo hai trovato lavoro?
Sì, è stata un’avventura. Avevo un accordo con un’azienda, che però è saltato; questo mi ha fatto passare tutta l’estate in attesa che fossero pronti. Così mi sono mosso autonomamente e ho notato che questa qualifica è appetibile, perché le aziende preferiscono persone già formate. Così dal 13 settembre mi occupo di manutenzione di caldaie. Mi è andata molto bene: un’azienda seria e radicata sul territorio, colleghi disponibili che mi stanno accanto. Tutto questo grazie al corso, perché senza la qualifica sarebbe stato molto più difficile.
Come riesci a far convivere l’atletica e il lavoro?
Faccio atletica da 11 anni, ho girato l’Italia. Mi son divertito e ho vinto tanti titoli regionali. Dopo il lavoro ho sempre voglia di allenarmi: mi svesto dei panni da tecnico e mi metto quelli da allenamento. La sera torna a casa molto stanco, ma felice.
Tra l’altro quest’estate è stata una goduria per la nostra atletica…
È stato fantastico, risultati eccezionali ed inaspettati. Ho notato con gioia che l’atletica che spesso passa in secondo piano pur essendo la regina dello sport, è tornata alla ribalta. Spero che si continui così, perché l’atletica ti insegna tanto ed è la base di tutti gli sport.