(+39) 055-489597 oppure (+39) 055-4620117 cedit@cedit.org

Grazie alla borsa di studio Mario Olla – dedicata agli “italiani nel mondo” – tanti ragazzi con radici italiane stanno scoprendo un legame tutto nuovo con la terra toscana. Il progetto – finanziato dalla Regione e coordinato da CEDIT – sta andando avanti, consentendo a un gruppo molto affiatato di giovani di lavorare in Toscana ma anche di conoscerne i segreti. Una di loro è Maria Carolina Blanco Giovagnini, il cui nonno era originario di Anghiari (Arezzo). Un paese che ha visitato e dove ha trovato il tempo per commuoversi.

Maria Carolina, quali sono le tue radici toscane e italiane?

Mio nonno era di Anghiari (Arezzo) ed è per questo che adesso sono qua; mia nonna, invece, è nata a Catanzaro in Calabria. Per lavoro vivo a Rosario (Argentina) ma sono nata a La Plata.

Come hai saputo del progetto Mario Olla?

La cugina di mia mamma è presidente del Circolo Toscano di La Plata e mi ha fatto sapere di quest’opportunità, che mi consente di essere in Toscana a conoscere le mie radici.

Cosa stai facendo adesso?

Sono impegnata in uno stage al Castello di Verrazzano, a Greve in Chianti. E’ un’azienda vitivinicola.

In Argentina avevi studiato per questo?

In Argentina lavoravo nel settore agricolo ma non specificatamente in quello vitivinicolo, che mi piace tantissimo. E’ un’occasione per imparare cose nuove, io sono ingegnere in tecnologie alimentari.

Quali sono le tue mansioni?

Seguo la fase della degustazione, spiego ai clienti quando arrivano in azienda le caratteristiche del vino; faccio un po’ anche la guida turistica, sebbene debba migliorare il mio italiano.

Sei stata ad Anghiari?

Sì. E ho conosciuto la sorella di mio nonno, che è ancora viva. E’ stato un incontro emozionante e sono proprio felice. E’ stata mia mamma a darmi i contatti per trovarla, perché conosce tutto il ramo italiano della famiglia. Io così ho telefonato alla sorella di mio nonno e poi ci siamo incontrati.

Com’è stato quest’incontro?

Io non piango spesso ma stavolta l’ho fatto. Quando l’ho vista, è stato come rivedere mio nonno che adesso non c’è più.

Con i tuoi compagni come ti trovi?

Siamo già diventati amici, facciamo tante cose assieme come viaggiare e mangiare. Siamo tutti nella stessa situazione e poter condividere esperienze del genere è bello.

Nel tuo futuro ti vedi di nuovo in Italia?

Ci sto pensando, in azienda mi hanno proposto di rimanere è questo è un onore. Però in Argentina ho la famiglia, che mi manca. Sto riflettendo sul futuro.

E’ un’esperienza che consiglieresti anche ad altri?

Assolutamente sì. Si conoscono le proprie radici, si impara la lingua della terra della tua famiglia. E poi il vivere da solo in un paese diverso, fare nuove amicizie.

Cosa ti piace di più della Toscana?

Non ce n’è una sola: la natura e la campagna ad esempio sono fantastiche. E poi il cibo: tutto quello che mangiamo è buonissimo. Senza dimenticare il dialetto toscano, che è diverso rispetto a quello delle altre regioni.